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giovedì 9 febbraio 2012

Anziani “arrapati” e malattie veneree


L'esplicito titolo del post racchiude in se l'essenza del post stesso. In effetti ai tanti e noti problemi di salute legati alla "Terza Età" si andrebbe ad aggiungere quello delle malattie a trasmissione sessuale. Un "gentile omaggio" dato dal noto farmaco Viagra utilizzato in particolar modo dalle categorie "over" che ha rilanciato la sessualità negli anziani riportando loro nuova vitalità e anche "nuove" infezioni. Il fenomeno è stato notato negli Usa e “certificato” dal Cdc di Atlanta, ma è in atto anche da noi secondo Giampiero Carosi, presidente della Società Interdisciplinare per lo Studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (Simast). "I dati statunitensi sono paragonabili ai nostri – ha affermato Carosi – il fenomeno si vede bene ad esempio con l’Aids: in pochi anni l’età media del contagio è aumentata di 10-15 anni, e ora è di 40-42 anni per l’uomo e 30-32 per la donna, ma vediamo casi anche in persone di 50, 60 e persino 70 anni". Il Cdc ha lanciato l’allarme per la fascia 45-65 anni sia per la clamidia che per la sifilide: "Soprattutto la sifilide, insieme alla gonorrea, sta diventando un problema grave anche da noi" conferma Carosi, che è d’accordo anche nell’attribuire all’attività sessuale prolungata una forte responsabilità. "Le principali fonti di contagio per gli eterosessuali sono i rapporti con prostitute e travestiti, che notoriamente riguardano di più le persone un pò più avanti nell’età che si sentono “rassicurate” dall’uso del Viagra". Ecco dunque un nuovo scenario "medico" profilarsi all'orizzonte dove alle caratteristiche patologie come femori fratturati, Alzheimer e Fuoco di Sant'Antonio potrebbero aggiungersi le già citate AIDS, Gonorrea, Sifilide ed Epatiti legate storicamente soprattutto ad atteggiamenti sessuali promiscui e non protetti. Se il sesso è uno dei sistemi migliori per esorcizzare la morte, non riesco a non pensare ad anziani che muoiono per complicanze date da tali patologie. Li immagino nei loro letti, guardare le loro giovani badanti, malati ma forse ancora felici e probabilmente soddisfatti.

"Più si diventa vecchi, più si amano le indecenze." -Virginia Woolf-

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