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giovedì 27 giugno 2013

BzzzZanzare



Rappresentano circa i due terzi degli organismi sulla terra, non ci fanno dormire la notte e succhiano il nostro sangue. No, non sono i politici ma le Zanzare. Come ogni estate tornano puntuali a farci visita e grazie alla presenza della specie "Tigre" sono sempre più aggressive. Ma possono creare un reale problema all'uomo?
Secondo l'entomologo Roberto Pantaleoni, dell'Istituto per gli studi degli ecosistemi (Ise) del Cnr, docente dell'Università di Sassari: "Solo una piccolissima parte causano danni diretti o indiretti all'uomo. Queste specie dannose fanno però notevoli guai, tanto da essere percepite come dominanti"

Nel mio immaginario la figura del Entomologo è da sempre quella di Gil Grissom, esperto
investigatore (ed entomologo appunto) della fortunata serie televisiva CSI

Il Prof. Pantaleoni sottolinea come: "Ci si dimentica, o non si sa, che gli insetti sono basilari in quasi tutte le catene alimentari terrestri e di acqua dolce, sono essenziali per il riciclo della sostanza organica, impollinano gran parte delle piante con fiori. La loro scomparsa provocherebbe un danno ecologico di proporzioni inimmaginabili, con l'arresto delle principali produzioni agricole, e comprometterebbe la vita sulla Terra come la conosciamo ora". 
Nonostante tutto però il fastidioso insetto rimane uno dei "nemici giurati" dell’uomo nelle caldi notti d'estate, dunque come si possono evitare le loro punture? 

Pubblicità anni 50' dell'insetticida "Micidial"
Da notare uno dei cavalieri dell'apocalisse emanato dal barattolo.
(Forse mi sbaglio però, forse è Ghost Rider)

"Le piante dette zanzarifughe, come il rosmarino e le altre piante aromatiche, hanno effetti minimi se non nulli nel tenerle lontane", precisa il Prof. Pantaleoni del Cnr. "Il modo migliore per difendersi è attrezzarsi con zanzariere, altrimenti non resta che ricorrere ai prodotti chimici di uso domestico (spray, spirali, fornellini elettrici) che però non giovano alla salute di chi ne viene a contatto. Contro le specie esofile (cioè che pungono all'aperto) diurne, invece, non vi è altro mezzo che utilizzare lozioni insettifughe. In casa inoltre è importante eliminare eventuali microfocolai domestici, come sottovasi di piante e bacinelle". Insomma la lotta continua "sulla nostra pelle" ma il dato in più da non trascurare è quello legato alla tutela di specie insettivore come lo stesso Professore ricorda. Salvaguardare i pipistrelli e la nidificazione di diversi tipi di uccelli (vedi Rondine), potrebbe rivelarsi determinante.

“Se pensi di essere troppo piccolo per fare la differenza, prova a dormire con una zanzara”
-Tenzin Gyatso- (Dalai Lama)

giovedì 20 giugno 2013

"Non avrei mai dovuto passare dal whisky al Martini cocktail"



Il titolo del post è una frase che è stata attribuita al grande Bogie (Humphrey Bogart) mentre stava morendo. Probabilmente è una delle tante leggende che servono, semmai ce ne fosse, ad alimentare il mito di uno degli attori simbolo di Hollywood. E' bello però pensare che lo abbia fatto veramente, in perfetto stile con uno dei suoi tanti personaggi; un Rick Blaine di Casablanca o un Sam Spade del Falcone Maltese. Grandi pellicole che se, cosa di cui dubito, non le avete mai viste dovete istantaneamente smettere di leggere il blog, correre a casa e recuperare la grave mancanza; poi dopo mi ringrazierete. Tutto questo per parlare di una recente ricerca, dell'università di Verona, che tratta non di Martini o cocktail ma del più nostrano vino.


Secondo uno studio sull'espressione genica delle bacche della vite, coltivate in vari vigneti italiani, un team di ricercatori, guidati da Mario Pezzotti della già citata università di Verona, avrebbero identificato i processi genetici  legati al miglioramento della qualità del vino. I geni identificati aiuterebbero le piante a fronteggiare l'impatto dei cambiamenti ambientali e potrebbero spiegare le differenti performance qualitative della vite su terreni diversi. Il team è riuscito infatti ad evidenziare vari geni ecologicamente sensibili che influenzano la qualità dei frutti, tra cui alcuni geni che regolano i processi metabolici, come la produzione di composti fenolici che contribuiscono al sapore e al colore del vino, risultati estremamente vulnerabili ai diversi climi. In attesa del “Vino perfetto” potete trovare tutti i dettagli della ricerca sulla rivista Genome Biology.

"Diffido di tutti i bastardi che non bevono" -Humphrey Bogart-

venerdì 14 giugno 2013

Di Puma, Cougar e incomprensioni


Sul New York Times è apparso qualche giorno fa un interessante articolo sul ritorno dei "Cougar". In un primo momento, complice la parte migliore di me, la prima cosa a cui ho pensato leggendo il titolo dell'articolo è stata questa:


"Il Laureato" (1967)

In realtà è stata la seconda cosa a cui ho pensato, la prima infatti è stata questa:

Ros l'esperta prostituta della serie Tv "Il Trono di Spade"
uno dei motivi principali che fanno di me un fan della serie.

Poi però, a causa del bombardamento subito dal mio cervello per colpa della pubblicità che per anni mi è stata somministrata come un dannato farmaco, nella mia mente si è formata quest'altra immagine:

Anche senza il nome del brand credo sia chiaro a quale tipo 
di abbigliamento sportivo mi riferisco. 

Solo alla fine è comparso lui:




Tutto questo malinteso si è generato per il fatto che anche in Italia, dopo le Escort e le MILF, il termine Cougar è stato sdoganato anche da noi ed indica, in forma figurata, Una "Donna adulta, di età compresa tra i trenta e i cinquanta anni, che ha abbandonato le tradizionali regole delle relazioni romantiche per cercare di conquistare il maggior numero possibile di giovani ragazzi". Ecco dunque spiegato il malinteso. Il pezzo non parlava quindi di fameliche donne dall'orologio biologico impazzito in cerca di Toy-Boy ma di qualcosa di molto diverso. Secondo una recente rilevazione il fiero felino di cui sopra, dopo aver subito una caccia selvaggia fin dai primi anni del 900', sembrerebbe sia tornato, più incazzato che mai, a colonizzare le zone delle Black Hills nel South Dakota, nelle Badlands del North Dakota e nella zona nord-ovest del Nebraska. "Ogni anno ne vediamo di più", ha detto Mark Dowling, uno dei fondatori del Cougar Network, un gruppo di ricerca senza scopo di lucro e una delle principali fonti di informazioni online sul Puma. "E 'quasi di routine ormai." ha aggiunto. Stranamente però la popolazione di quelle aree sta tollerando molto di più, rispetto a quanto successo in passato, la presenza del felino. Secondo alcuni allevatori questi predatori sarebbero molto più prevedibili dei lupi e facilmente allontanabili grazie ai loro cani pastore. "Certo non sono animali coccoloni" ha dichiarato Jw Nuckolls, proprietario di un ranch nel nord-est del Wyoming, che ha perso 15 pecore in una notte per un singolo puma ed ha subito 32 attacchi in due mesi nel 2011. Il vorace felino è capace di predare animali fino a sette volte più grandi di lui come per esempio cavalli, buoi e alci. L'approfondimento del giornalista (Guy Gugliotta nda) è molto interessante e l'articolo possiede tutte le qualità e le caratteristiche tecniche di un buon articolo di settore. Da noi in Italia sarebbe forse presente all'interno di una delle poche riviste naturalistiche ancora, per poco, disponibili in edicola. Qualora vogliate approfondire trovate l'originale QUI.

mercoledì 12 giugno 2013

Natural Born Griller



Stando alle ultime previsioni meteo, il caldo estivo è ormai imminente. Domenica è previsto l'arrivo di Ade che dal 1997 (anno in cui è uscito il film) per me ha le fattezze dell'antagonista di Hercules.

La fiamma azzurrina e "pulita" sulla sua testa mi ha sempre ricordato un noto spot della fine degli anni 80' ma questa è un'altra storia

Tutto questo per pubblicare, dopo attenta traduzione, l'email che ho ricevuto questa mattina dalla Food Standards Agency il dipartimento non ministeriale per la salute pubblica inglese. Leggetela se avevate in previsione, come il sottoscritto, una grigliata all'aria aperta. Nel caso invece vi stiate chiedendo perché la Food Standards Agency mi scrive delle email, bhè questo è un mistero difficile anche per me da comprendere.


I casi di intossicazione alimentare salgono durante i mesi estivi, i parassiti alimentari infatti possono crescere più rapidamente grazie alle temperature più calde. Mangiare all'aperto al barbecue o in un pic-nic può portare ulteriori rischi di intossicazione alimentare. Per aiutare le persone a fare in modo che il loro barbecue estivo sia senza problemi, la FSA ha stilato alcuni utili consigli di sicurezza alimentare.

Bob Martin, esperto di sicurezza alimentare presso la FSA, ha dichiarato: "La maggior parte di noi ama gustare le grigliate e in questo paese (Inghliterra nda) non capita spesso di avere il tempo giusto per goderne. Se avete in programma un barbecue, non lasciate che eventuali intossicazioni alimentari lo rovinino. Ci sono alcuni passi molto semplici che si possono adottare per evitare di essere una delle migliaia di persone che ogni anno si intossica a causa del cibo."

  • Assicurarsi sempre di cucinare pollo, maiale, hamburger, salsicce e spiedini fino a quando sono cotti fino in fondo. Nessuna delle carni dovrebbe essere ancora rosa e gli eventuali succhi dovrebbero fluire chiaramente fuori dalle medesime.
  • Se preparate il barbecue per molte persone, cucinate la carne o il pollame in forno e poi rifinite la cottura sulla griglia per insaporirlo.
  • Se riscaldate il cibo sulla griglia, assicurarsi prima che sia ben caldo prima di servirlo.
  • Marinate la carne e il pollame in frigorifero, non a temperatura ambiente. Non riutilizzare la marinata e non versatela sopra la carne cotta.
  • Carne cruda e pollame possono contenere batteri che causano intossicazioni alimentari. Per evitare la contaminazione incrociata, mantenete questi separati da salumi e altri alimenti pronti per il consumo come insalate e dessert. Non utilizzare mai gli stessi utensili e taglieri per entrambi.
  • Tenete sempre i cibi freddi con i cibi freddi e i cibi caldi con i caldi, in questo modo impedirete la proliferazione batterica.


Non vi resta che scegliere il brano che vi accompagnerà durante la vostra performance gastronomica, il mio personale suggerimento lo trovate sotto.  

martedì 4 giugno 2013

iPod contro il mal di denti


Complice un forte mal di denti che in questi giorni mi sta tormentando vado a rispolverare una notizia di qualche tempo fa sperando che nel frattempo il mio dentista, che vedete raffigurato nell'immagine sopra, abbia interrotto con il suo primo lavoro da Idraulico ma soprattutto si sia dotato dei nuovi strumenti messi in campo dalla tecnologia. Secondo diversi studi scientifici il suono del trapano del dentista rappresenterebbe la principale fonte di stress per un paziente. In Inghilterra, alla luce di tali dati, hanno ben pensato di ideare delle speciali cuffiette isolanti collegabili ad un qualsiasi riproduttore Mp3. Queste cuffie hanno la caratteristica di riconoscere, grazie ad un microfono incorporato, l’onda sonora prodotta dal trapano odontoiatrico e di filtrarla generando un’onda con una particolare estensione in grado di annullare la percezione uditiva del fastidioso e temibile strumento. Attraverso le cuffie sarà comunque possibile ascoltare la voce umana e dunque udire le parole del proprio dentista e dei suoi assistenti; il tutto “condito” dalla musica selezionata sul proprio dispositivo Mp3. Una tecnologia tutta nuova che arriva direttamente dalla Formula 1, spiega infatti Brian Millar del Dental Institute del King’s College che: “L’idea è arrivata dalla scuderia di Formula 1 Lotus che aveva messo a punto un sistema per eliminare il rumore nell’abitacolo delle monoposto durante le gare permettendo però ai piloti di ascoltare le indicazioni della scuderia e i suoni d’emergenza“. Fino a qualche tempo fa i diritti commerciali di produzione del prototipo non erano ancora stati acquisiti nonostante tutto facesse pensare ad un immediato successo del dispositivo. Personalmente spero che qualcuno quanto prima investa su questa nuova tecnologia. Nell'attesa possiamo consolarci però con l'immarcescibile "Lidocaina" che su di me ha più o meno l'effetto rappresentato nel video.



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