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venerdì 14 giugno 2013

Di Puma, Cougar e incomprensioni


Sul New York Times è apparso qualche giorno fa un interessante articolo sul ritorno dei "Cougar". In un primo momento, complice la parte migliore di me, la prima cosa a cui ho pensato leggendo il titolo dell'articolo è stata questa:


"Il Laureato" (1967)

In realtà è stata la seconda cosa a cui ho pensato, la prima infatti è stata questa:

Ros l'esperta prostituta della serie Tv "Il Trono di Spade"
uno dei motivi principali che fanno di me un fan della serie.

Poi però, a causa del bombardamento subito dal mio cervello per colpa della pubblicità che per anni mi è stata somministrata come un dannato farmaco, nella mia mente si è formata quest'altra immagine:

Anche senza il nome del brand credo sia chiaro a quale tipo 
di abbigliamento sportivo mi riferisco. 

Solo alla fine è comparso lui:




Tutto questo malinteso si è generato per il fatto che anche in Italia, dopo le Escort e le MILF, il termine Cougar è stato sdoganato anche da noi ed indica, in forma figurata, Una "Donna adulta, di età compresa tra i trenta e i cinquanta anni, che ha abbandonato le tradizionali regole delle relazioni romantiche per cercare di conquistare il maggior numero possibile di giovani ragazzi". Ecco dunque spiegato il malinteso. Il pezzo non parlava quindi di fameliche donne dall'orologio biologico impazzito in cerca di Toy-Boy ma di qualcosa di molto diverso. Secondo una recente rilevazione il fiero felino di cui sopra, dopo aver subito una caccia selvaggia fin dai primi anni del 900', sembrerebbe sia tornato, più incazzato che mai, a colonizzare le zone delle Black Hills nel South Dakota, nelle Badlands del North Dakota e nella zona nord-ovest del Nebraska. "Ogni anno ne vediamo di più", ha detto Mark Dowling, uno dei fondatori del Cougar Network, un gruppo di ricerca senza scopo di lucro e una delle principali fonti di informazioni online sul Puma. "E 'quasi di routine ormai." ha aggiunto. Stranamente però la popolazione di quelle aree sta tollerando molto di più, rispetto a quanto successo in passato, la presenza del felino. Secondo alcuni allevatori questi predatori sarebbero molto più prevedibili dei lupi e facilmente allontanabili grazie ai loro cani pastore. "Certo non sono animali coccoloni" ha dichiarato Jw Nuckolls, proprietario di un ranch nel nord-est del Wyoming, che ha perso 15 pecore in una notte per un singolo puma ed ha subito 32 attacchi in due mesi nel 2011. Il vorace felino è capace di predare animali fino a sette volte più grandi di lui come per esempio cavalli, buoi e alci. L'approfondimento del giornalista (Guy Gugliotta nda) è molto interessante e l'articolo possiede tutte le qualità e le caratteristiche tecniche di un buon articolo di settore. Da noi in Italia sarebbe forse presente all'interno di una delle poche riviste naturalistiche ancora, per poco, disponibili in edicola. Qualora vogliate approfondire trovate l'originale QUI.

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